sabato 23 giugno 2007

Borghezio a Zola Predosa!

Non ce la fate più? Il caldo vi ammazza? Non sopportate più quel fastidioso sudore che vi appiccica a qualsiasi cosa sulla quale vi sediate? Siete stufi? Bhè la soluzione c'è: fatevi quattro risate, andate ad ascoltare un comizio di Borghezio. Tra signorili locuzioni dispregiative quali merda, vaffanculo, stronzi, ricchioni ed islamici del cazzo sarà difficile scorgere nei suoi discorsi un senso logico. La risata sorgerà spontanea e riuscirete a dimenticare questo caldo insopportabile.
Si inizia in tono pacato, Borghezio non strilla e non dice parolacce, fa discorsi insensati ma cmq con un inizio e una fine. Comincia a attaccare a 360 gradi Questore, Prefetto, Sindaco ecc. Accusa di buonismo Cofferati e tutte le "giunte rosse di merda". Quando comincia tuttavia a parlare del Governo Prodi e di come la Lega sia ormai l'unico partito a difendere la classe operaia il lato Hyde della sua personalità prende il sopravvento tra gli sguardi attoniti di polizotti, carabinieri e vigili urbani la quale presenza risulta essere più importante di quella dei leghisti. Finito il discorso Borghezio, nel delirio generale, comincia ad abbracciare tutti proferisce motti in piemontese e banalità razziste che neanche il peggior ubriacone nella peggiore bettola della peggiore città riuscirebbe a tirar fuori. A questo punto tornate a casa. Vi siete fatti un grassissima risata e la caluria vi è passata. Una cosa tuttavia vi ha riempito il cuore: l'autostima.
Dopo aver sentito parlare Borghezio anche un chihuahua riuscirebbe a sentirsi intelligente.

1 commento:

Massimo Falsario ha detto...

Cari ragazzi,
ero presente in piazza..vabhe..quello spiazzo colorato tra il bar e la piazza, e dopo il comizio ho seguito l'Onorevole Borghezio a cena.
Vi dico in anteprima il menù: tagliatelle VERDI al ragù, lasagne anche'esse VERDI, insalta VERDE, Filetto al pepe VERDE, VERDESCA alla piastra, come vino il VERDIcchio.
Dopo aver lasciato Zola, Borghezio si è diretto ne centro di Bologna per fare un sit in Piazza...Verdi.
Vi saluto.
Il vostro Massimo Falsario